Busking
LA Musica SI FA Strada
Suonare in strada in una Metropoli come Roma, esempio di integrazione sin dall'Impero Romano, significa rendere onore alla storia millenaria di questa Città Eterna.
Suonare nelle Piazze, nei Vicoli, nei Mercati, nei Borghi, nei Quartieri;
Da Piazza Trilussa in quei di Trastevere a Piazza della Minerva in pieno Centro, a Campo dei Fiori, ai Fori Imperiali e a Castel Sant'Angelo, solo per citarne alcuni.
Suonare per i Cittadini Romani, per i Turisti che vengono da tutto il mondo, per i negozianti e i ristoratori, per i ragazzi che da tutta la penisola vengono qui in gita, basta farsi due passi sui sanpietrini per inciampare in qualche musicista.
Come guardiani della soglia, prima di attraversare un ponte o un vicolo siamo lì a rammentare, come tutti funzioniamo dentro, comunicando attraverso la musica e inconsciamente.
La strada è un palco al livello del pubblico, abbatte qualsiasi barriera, è un movimento sociale, culturale, interraziale e inclusivo.
All'artista la parola offerta lo fa vivere perchè è soprattutto lui a vivere offrendosi al pubblico.
Sono circa sette anni che pratico anche quest'attività fra le altre e mi ha regalato soddisfazioni uniche, un nutrimento costante, fonte di ispirazione e un'allenamento quotidiano.
Si è spesso fonte di ispirazione anche per i passanti, ho visto dal mio sgabello di batteria persone ridere, piangere, ballare, soffrire, disegnare, cantare, baciarsi, litigare, prendersela con me o restare lì tutto il tempo, ecc ecc, tutto questo come solo il teatro della strada sa fare.
Suonare nelle Piazze, nei Vicoli, nei Mercati, nei Borghi, nei Quartieri;
Da Piazza Trilussa in quei di Trastevere a Piazza della Minerva in pieno Centro, a Campo dei Fiori, ai Fori Imperiali e a Castel Sant'Angelo, solo per citarne alcuni.
Suonare per i Cittadini Romani, per i Turisti che vengono da tutto il mondo, per i negozianti e i ristoratori, per i ragazzi che da tutta la penisola vengono qui in gita, basta farsi due passi sui sanpietrini per inciampare in qualche musicista.
Come guardiani della soglia, prima di attraversare un ponte o un vicolo siamo lì a rammentare, come tutti funzioniamo dentro, comunicando attraverso la musica e inconsciamente.
La strada è un palco al livello del pubblico, abbatte qualsiasi barriera, è un movimento sociale, culturale, interraziale e inclusivo.
All'artista la parola offerta lo fa vivere perchè è soprattutto lui a vivere offrendosi al pubblico.
Sono circa sette anni che pratico anche quest'attività fra le altre e mi ha regalato soddisfazioni uniche, un nutrimento costante, fonte di ispirazione e un'allenamento quotidiano.
Si è spesso fonte di ispirazione anche per i passanti, ho visto dal mio sgabello di batteria persone ridere, piangere, ballare, soffrire, disegnare, cantare, baciarsi, litigare, prendersela con me o restare lì tutto il tempo, ecc ecc, tutto questo come solo il teatro della strada sa fare.
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